lunedì 11 ottobre 2010

Sogno o son desto?

Eschilo e il sogno premonitore di Atossa (i "Persiani").

Virgilio: "somnus mortis imago"

Pedro Calderòn de la Barca, con "La vita è sogno".

Christopher Nolan, "Inception".

Ok, magari sembrerà che Nolan sfiguri al confronto dei predecessori, e certamente è così, tuttavia uscendo dal cinema, ieri sera, con gli occhi pieni dell'incredibile sequenza di azioni e viaggi onirici di Leonardo Di Caprio & co. e la testa che friggeva, mi ha attraversato un pensiero: tutto ciò io lo conosco già.
E si sono fatte largo le ore di italiano passate sui banchi del Liceo Classico "G.B. Morgagni", mentre una professoressa con il rossetto scarlatto e la voce pastosa leggeva ad alta voce l'opera di Calderòn de la Barca. 

Ma la vita, è sogno?

Pare che da secoli l'umanità si interroghi su questo punto. E credo che nessuno di noi sia esentato dal dover dare la propria risposta.

Nolan, a mio giudizio, la sua risposta la da. Per questo è un film da vedere.

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