giovedì 3 marzo 2011

Giovedì sera, verso le dieci

C'è la luce al neon della cucina che vibra e a tratti sbiadisce; c'è il borbottio dell'acqua che si scalda nel bollitore; c'è la pioggia che gocciola ritmica e determinata, oltre la finestra.


E ci sono io, seduta scomposta nella sedia (ho già male alle gambe, una è piegata sotto l'altra), gli occhi un po' rossi, che respiro inconsapevolmente, arraffando pezzi di vita che non so se meritarmi. 


Ma mi sento parte di tutto questo grande prodigio.

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