lunedì 7 febbraio 2011

(My) into the wild

Pienamente cosciente di essere in ritardo di circa quattordici anni (dal libro) e tre e mezzo (dal film), in questo fine settimana forlivese extralarge (causa Madonna del Fuoco), ho letto "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer, da cui il fichissimo Sean Penn ha tratto il film "Into the wild".

Ok, magari io non lascerei mai la mia famiglia per scappare nelle lande desolate di un ovest ancestrale per morire in completa solitudine dentro un vecchio autobus arrugginito, ma non posso definire tutto ciò follia. 
Al di là degli strati borghesi di cui è impastata la mia vita c'è un cuore che si fa sentire e chiama all'avventura che non è necessariamente una fuga senza fine.

"Ciò che conta sono le esperienze, i ricordi, l'immensa gioia di vivere a fondo, che dischiude il significato vero dell'esistenza. Dio, quanto è meraviglioso essere vivi! Grazie. Grazie." 
Chris McCandless - Alexander Supertramp.


3 commenti:

  1. a me il libro è piaciuto un cassssino, ti lasci un'inquietudine...uuuuuuu!!! è fichissimo..!!! tie! il primo commento del tuo blog!!
    guardati il mio di blog!!!
    http://quattrocchi.tumblr.com/

    RispondiElimina
  2. Inquietudine è la parola giusta... però bellissimo.

    RispondiElimina
  3. "When you want more than you have
    you think you need
    and when you think more than you want
    your thoughts begin to bleed"

    eccezionale.

    RispondiElimina