lunedì 21 febbraio 2011

La Prof. Mastrocola propone di non studiare per salvare la cultura - [ Il Foglio.it › La giornata ]

La Prof. Mastrocola propone di non studiare per salvare la cultura - [ Il Foglio.it › La giornata ]

La lotta di ogni giorno

"Forse non ho vissuto come dovevo," gli venne in mente all'improvviso.
"Ma se ho sempre fatto tutto secondo le regole?" disse a se stesso e scacciò via immediatamente, come qualcosa di assolutamente impossibile, quell'unica soluzione dell'enigma della vita e della morte.
La morte di Ivan Il'ic, Lev Tolstoj


mercoledì 16 febbraio 2011

Tentativi ironici #2

Ti presenti, quarantenne rampante, con una ragazza che ha la metà dei tuoi anni e sembra tua figlia.

Mi proponi di affittare un buco schifoso che al telefono avevi spacciato per un "luminoso appartamento di 80 mq".

Non ti sei nemmeno dato la pena di pulire e risistemare la "casa" dopo l'ultimo affitto: è tutto sporco e pieno di cianfrusaglie.

E già qualche domanda potresti fartela.

Ma se, pour parler, ti chiedo che lavoro fai, e mi rispondi: "Faccio bambini in provetta", non ti stupire se scappiamo a gambe levate!

giovedì 10 febbraio 2011

Outing

Sono una pericolosissima reazionaria.

Credo fermamente nella democrazia: per quel che mi riguarda il voto del popolo è sovrano, anche se elegge un "trombeur" de femme.

mercoledì 9 febbraio 2011

La stronzaggine delle cose (o della mia incapacità)

Quanto è dannoso quando:


- appena hai finito di darti lo smalto, per sbaglio tocchicci qualsiasi cosa con le unghie e si sbava tutto?


- ti alzi di colpo in piedi e il cellulare, appoggiato sulle gambe, cade clamorosamente a terra?


- mentre dormi ti agiti un sacco e ti svegli nel cuore della notte che il lenzuolo si è alzato e i piedi si stanno lentamente ibernando?


- ti dai l'eyeliner diverso in un occhio rispetto all'altro, e quando provi a sistemarlo viene fuori un paciugo apocalittico (stile panda-look)?


- mentre stai lavando i piatti apri il rubinetto troppo forte riuscendo a bagnare completamente te stesso, la cucina intera e anche chi si trova nei paraggi?


- quando ti prepari un bel tè bollente, ti siedi sul divano e te lo rovesci addosso?


Ecco, a me succede una di queste (e molte altre) cose almeno una volta al giorno.


Ora, i casi sono due: o le cose sono stronze o io sono incapace.

martedì 8 febbraio 2011

Differenze

Essere gelosa della capacità del proprio moroso di fare shopping, è una cosa che non mi era mai capitata.

Di solito si è invidiosi dell'amica super figa che-le-sta-bene-tutto, quella che mentre (rigorosamente nelle stesso camerino) noi comuni mortali ci proviamo top o jeans con cui sembriamo balene spiaggiate, si infila il capo più proibitivo del negozio che però "le dona". Odio.

Ma del proprio moroso, no! 

Sabato era una di quelle giornate che fanno aumentare la voglia di vivere media della popolazione. Nella mia trasferta riminese mi sono goduta un caffè sulla spiaggia, con il mare che scintillava a pochi metri e i gabbiani che strillavano gioiosamente, e una passeggiata in centro. 
Dio mi sorrideva da lassù mentre la luce morbidissima e gentile del sole accarezzava i muri colorati delle case, e mi sono ripetutamente congratulata con Lui per l'ottimo lavoro.

Nel frattempo saltellavo da una vetrina all'altra, godendomi lo spettacolo di tutti i negozi che qui a Forlì, chissà perché, ci vengono brutalmente negati, e già meditavo tra me e me di vendere un rene in cambio di un impermeabile di Max Mara, quando L., d'improvviso, se ne esce con: "Pensavo di entrare un attimo qui e provare qualcosa...".

Tempo dieci e dico dieci minuti dopo eravamo già fuori, con 5o euros in meno nel portafoglio ma un cappotto e un maglione in più. Belli. Che gli stanno benissimo. Che "gli donano". 

E io ho calcolato che con 50 euros avrei comprato una manica dell'impermeabile che avevo visto, che per altro mi sarebbe stato sicuramente male. 

Ho ripiegato su degli elastici per capelli al mercato, e siamo andati a casa.

lunedì 7 febbraio 2011

Tentativi ironici #1

"Buonasera, chiamo per l'annuncio della casa di via Ariosto. Ci eravamo già sentiti via mail... Volevo sapere qualche informazione..."
"Salve! Allora, l'appartamento è bello grande, ci sono due camere... Vanno bene due camere vero?"
"Certo, certo, ma quan..."
"Oh, ecco, e poi il bagno, una sala grande e spaziosa... ma poi voi in quanti siete?"
"Due, siamo in due. Senta, volevo anche chied..."
"Bene bene, si sente dalla voce che siete persone per bene. Ah, e poi c'è la cucina divisa dalla sala e le terrazze. Ah, e il posto auto... avete l'auto, no?"
"Sì, l'abbiamo..."
"Ah sì, sa lì senza posto auto non si sta... è un bel confort averlo, sa."
"Sicuramente, ma posso farle una dom..."
"Ah e poi vicinissimi al mare eh! V i c i n i s s i m i! E poi tutta gente per bene nel palazzo... mica stranieri, tutti italiani, gente che lavora! E poi senza agenzia, sa, è un bel vantaggio!"
"Sì, infatti, appunto per questo, volevo chiederle..."
"Ma voi quanto avete intenzione di spendere al mese?"
"Mah, non più di 650 euro..."

Tu, tu, tu...

(My) into the wild

Pienamente cosciente di essere in ritardo di circa quattordici anni (dal libro) e tre e mezzo (dal film), in questo fine settimana forlivese extralarge (causa Madonna del Fuoco), ho letto "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer, da cui il fichissimo Sean Penn ha tratto il film "Into the wild".

Ok, magari io non lascerei mai la mia famiglia per scappare nelle lande desolate di un ovest ancestrale per morire in completa solitudine dentro un vecchio autobus arrugginito, ma non posso definire tutto ciò follia. 
Al di là degli strati borghesi di cui è impastata la mia vita c'è un cuore che si fa sentire e chiama all'avventura che non è necessariamente una fuga senza fine.

"Ciò che conta sono le esperienze, i ricordi, l'immensa gioia di vivere a fondo, che dischiude il significato vero dell'esistenza. Dio, quanto è meraviglioso essere vivi! Grazie. Grazie." 
Chris McCandless - Alexander Supertramp.